Leclerc e la maledizione di Monte Carlo

La maledizione del gran premio di casa è un classico della Formula1. Ayrton Senna aveva dovuto aspettare il 1991 per vincerlo, dopo uno sforzo sovraumano perchè era rimasto con una marcia sola. Schumacher, dopo aver vinto in Germania già nel 1995 con la Benetton, dovette attendere fino al 2002, addirittura l’anno dopo suo fratello, per vincere la gara di casa anche con la Ferrari. Leclerc non ha ancora vinto a Monaco, il Gran premio che vedeva fin da bambino, dove la Ferrari dal 2000 ha vinto in effetti solo due volte.

Ma partire in pole due volte e poi non vincere è quasi un record. Non vincere a Monaco dopo aver conquistato la pole è capitato 5 volte negli ultimi 10 anni. Ma due volte solo a Charles che nel 2021 ha rovinato l’auto dopo aver ottenuto il tempo e non riuscì poi neppure a partire e nel 2022 si vide buttar via la vittoria da una scelta strategica suicida.

Sarebbe insomma la volta buona per interrompere questa maledizione. Intanto Charles ha preso delle precauzioni scaramantiche. Tutti gli anni prima della gara di casa concedeva una lunga intervista a un quotidiano francese… Questa volta ha detto no grazie, la facciamo prima di Imola… non si sa mai…

Scherzi a parte la Ferrari ha le caratteristiche per fare bene a Monte Carlo. Tutto però sta nel riuscire a dare il massimo in qualifica. Non mandare le gomme in temperatura salendo verso la Place del Casino potrebbe essere un problema, ma è anche vero che a Monaco il tempo lo si fa poi alle Piscine e a fine giro le gomme dovrebbero essere nelle finestra giusta.

Per Charles potrebbe essere la grande occasione. Il problema è che non dovrà battere solo Max alla caccia dell’ottava pole stagionale di fila, ma anche le McLaren (in special livrea dedicata a Senna) e il suo compagno Sainz che nelle ultime gare si è un po’ attapirato.

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.